Leggete il nostro rapporto sul mercato lattiero-caseario e dei cereali in Brasile. Date un’occhiata ai principali prodotti lattiero-caseari importati, all’aumento degli ordini di latte e alla produzione di latte prevista. Scoprite anche i recenti numeri delle esportazioni dei principali cereali e la produzione stimata per la prossima stagione.
Panoramica del mercato lattiero-caseario
Nel 2020, la produzione di latte in Brasile ha raggiunto 11,01 milioni di tonnellate e la produzione prevista per il 2021 è di 11,1 milioni di tonnellate. Si stima che la produzione degli altri principali prodotti lattiero-caseari aumenterà in volume, il più alto per la SMP con una crescita prevista del 4% su base annua per un totale di 155.000 tonnellate entro la fine del 2021.
Importazioni brasiliane di prodotti lattiero-caseari
Nel 2020, il Brasile ha importato il 19,6% in più di prodotti lattiero-caseari rispetto all’anno precedente. I prodotti più acquistati sono stati WMP, formaggio, SMP, siero di latte, FFMP e lattosio farmaceutico. Tra tutti i prodotti lattiero-caseari, il Brasile importa i maggiori volumi di WMP. Nella prima metà del 2020, il Paese ha acquistato 34.600 tonnellate di questo prodotto, con un aumento del 27,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La crescita maggiore delle importazioni si è registrata per il burro – il Brasile ha ordinato 3.800 tonnellate di prodotto nei primi sei mesi di quest’anno, con una crescita degli acquisti del 196,8%. Gli ordini di formaggio sono aumentati del 24,6%, mentre gli acquisti di SMP sono cresciuti del 49,6%. Il Brasile ha acquistato anche 11.100 tonnellate di polvere di siero di latte, in calo del 6,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Tra gennaio e maggio 2021, il Paese ha ordinato 815 tonnellate di polvere di siero di latte dai partner dell’UE, di cui 810 tonnellate provenienti dalla Francia e le restanti 5 tonnellate dall’Irlanda.
Esportazioni brasiliane di prodotti lattiero-caseari
In termini di esportazioni, il Brasile ha venduto 7.100 tonnellate di latte e panna nei primi sette mesi del 2021 rispetto alle 5.300 tonnellate dello stesso periodo dell’anno precedente. Anche le esportazioni di formaggio e latte artificiale sono aumentate rispettivamente del 16,1% e del 22,9%. L’aumento più significativo nelle consegne di prodotti lattiero-caseari è stato registrato per la WMP, con una crescita del 366,7% per un totale di 5.300 tonnellate di prodotto consegnate tra gennaio e luglio 2021.
Panoramica del mercato dei cereali
Per la stagione di commercializzazione 2021/2022, la produzione brasiliana di mais è prevista in 118 milioni di tonnellate, di cui 43 milioni destinati all’esportazione. Tuttavia, la siccità estiva potrebbe ostacolare i numeri della resa del mais. Nella seconda settimana di agosto, la media giornaliera delle esportazioni di mais brasiliano ha raggiunto le 213.320 tonnellate, in aumento rispetto alle 143.650 tonnellate della settimana precedente. Tuttavia, i numeri migliorati sono ancora in calo del 28,25% rispetto allo stesso mese del 2020.
La produzione interna di grano in Brasile è prevista a 7,7 milioni di tonnellate, in aumento rispetto ai 6,25 milioni dell’anno precedente. L’aumento della produzione di grano si traduce in una diminuzione della domanda di importazioni, prevista a 6,5 milioni di tonnellate per il 2021/2022.
Soia
Allo stesso tempo, si prevede che la produzione di soia del Paese raggiunga i 144 milioni di tonnellate metriche, rispetto ai 137 milioni della stagione precedente. Se il numero sarà confermato, il Brasile avrà prodotto oltre il 37% della produzione mondiale di soia. Tra gennaio e luglio 2021, le esportazioni totali di farina di soia sono state pari a 10,15 milioni di tonnellate, in calo dello 0,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel mese di luglio, le spedizioni totali del prodotto hanno raggiunto 1,987 milioni di tonnellate – l’esportazione mensile più alta degli ultimi 17 anni. Tra le esportazioni di soia dal Brasile nel mese di luglio, l’Indonesia ha acquistato il 15,2%, la Thailandia il 13,5% e il Vietnam il 9,9%. Tra gli acquirenti dell’UE figurano Spagna, Germania, Paesi Bassi e Francia.
