- Un nuovo rapporto prevede che l’inflazione globale dei prezzi alimentari diminuirà il prossimo anno.
- Il rapporto evidenzia le tendenze positive dell’agricoltura, ma allo stesso tempo avverte delle sfide e delle difficoltà, notando che i tempi non sono facili dopo anni di instabilità economica.
- Nonostante il calo del 27% dei prezzi del grano, ci saranno difficoltà nella ripresa, soprattutto a causa delle esportazioni russe.
Calo dei prezzi delle materie prime alimentari dopo tre anni di massimi
Secondo il rapporto annuale di Rabobank, i prezzi globali delle materie prime alimentari sono destinati a scendere dai livelli record nel 2024, dopo tre anni di incertezza. Il calo dei prezzi delle materie prime agricole dovrebbe contribuire ad attenuare l’inflazione, ma la debolezza della domanda dei consumatori e le difficoltà economiche permarranno. Una possibile crescita economica nel 2024 dovrebbe ridurre la domanda di materie prime agricole.
Il rapporto Outlook di Rabobank valuta le prospettive delle principali materie prime agricole, prevedendo un calo dei prezzi di mais, soia, zucchero e caffè. I produttori hanno tempo per adattarsi ai prezzi elevati, ma la situazione di mercato per alcune materie prime, come il grano, continuerà ad essere incerta a causa delle condizioni meteorologiche e delle esportazioni.
Difficoltà per il grano e il mais
L’anno prossimo, oltre al calo dell’inflazione, dovremo affrontare sfide come il cambiamento climatico, che potrebbe influire sulla produzione alimentare. Il grano sarà ancora in deficit e la guerra russo-ucraina continuerà a influenzare la produzione e le esportazioni, riducendo il surplus di export di entrambi i Paesi.
Sebbene i prezzi del grano siano scesi del 27%, Rabobank prevede difficoltà nella ripresa a causa delle esportazioni russe. Si registra una ripresa della domanda di mais, ma i consumatori sono ancora in difficoltà.
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