- Il Rio Grande do Sul ha ottenuto un raccolto record di soia, aumentando la produzione del 68% e diventando il secondo produttore brasiliano.
- Questo raccolto record dovrebbe compensare le gravi perdite dovute alla siccità nelle regioni centrali del Brasile, in particolare nel Mato Grosso, colpite dal modello climatico El Nino.
- Nonostante i raccolti record, i prezzi di mercato non brillanti hanno portato ad un elevato volume di scorte invendute, con un impatto finanziario sugli agricoltori e sulle cooperative locali.
L’aumento del sud compensa le perdite del centro
Lo stato brasiliano meridionale di Rio Grande do Sul sta registrando un raccolto record di soia in questa stagione. Secondo l’agenzia nazionale di raccolta Conab, la produzione è aumentata del 68%, diventando il secondo produttore del Brasile dopo il Mato Grosso. Questo aumento dovrebbe contrastare le perdite significative dovute alla siccità nelle regioni centrali e occidentali del Paese, in particolare nel Mato Grosso, dove il modello climatico El Nino ha gravemente compromesso i raccolti. L’Emater, un’altra agenzia statale di raccolta, conferma un aumento della produzione del 71,5% a 22,25 milioni di tonnellate.
Dinamiche di mercato e impatto locale
Nonostante i raccolti abbondanti, la domanda locale non ha tenuto il passo, con la conseguenza che le scorte sono rimaste invendute. Elcio Carlot, un agricoltore della regione di Sarandi, ha osservato che mentre la produttività per ettaro è migliorata drasticamente (da 40 a 60 sacchi), i prezzi di mercato fiacchi hanno smorzato l’entusiasmo per le vendite. I prezzi della cooperativa locale Cotrisal sono più bassi rispetto agli anni precedenti e Carlot ha venduto solo una piccola parte della sua produzione. La stessa Cotrisal sta lottando con alti livelli di scorte, che occupano più del 40% della sua capacità di stoccaggio, e si prevede che le scorte rimarranno altrettanto alte fino alla fine dell’anno se i prezzi non miglioreranno.