Il 4 settembre 2020, la Commissione europea ha aperto la consultazione pubblica relativa al piano d’azione recentemente annunciato. Nell’ambito dell’European Green New Deal, l’UE ha stabilito un piano per raggiungere almeno il 25% della superficie agricola coltivata a biologico entro il 2030. Come si legge nella dichiarazione, tale obiettivo sarà raggiunto promuovendo gli investimenti e l’innovazione nell’agricoltura sostenibile. Altre misure rispondono al crescente interesse dei consumatori per gli alimenti biologici e ne aumentano la domanda. L’aumento del consumo di prodotti biologici negli Stati membri è uno degli obiettivi principali dell’iniziativa. Il risultato dell’aumento della domanda è il contributo previsto del settore alla “neutralità climatica, alla protezione dell’ambiente e alla conservazione della biodiversità”.
Dimensioni del mercato
L’agricoltura biologica è un concetto di sviluppo dell’area agricola, con un’attenzione particolare alla protezione dell’ambiente e della fauna selvatica, con un approccio olistico alla produzione. Nell’agricoltura biologica, l’enfasi sulle pratiche di gestione dell’azienda agricola rispetto agli input extra-agricoli è uno degli obiettivi più importanti. Tali requisiti implicano la riduzione dell’uso di sostanze chimiche di sintesi e sono conformi alla legislazione dell’UE, in seguito al Regolamento 834/2007 del 28 giugno 2007. La superficie biologica totale (terreni completamente convertiti all’agricoltura biologica) nel 2018 ha raggiunto i 13,4 milioni di ettari. Come risultato dell’iniziativa citata, si prevede che tali aree cresceranno in modo significativo.
L’aumento della superficie biologica nel periodo tra il 2012 e il 2018 è stato del 34%. Gli Stati membri che hanno sviluppato in modo significativo il settore sono stati Bulgaria (229,2%), Croazia (223,4%) e Irlanda (124,8%). Durante il periodo di sei anni studiato, la quota della superficie biologica totale nella SAU (superficie agricola utilizzata) dell’UE è aumentata di oltre 2 punti percentuali. La quota più significativa di agricoltura biologica nella SAU è stata rilevata nella regione di Salisburgo, in Austria. Nel 2016, oltre la metà dell’agricoltura utilizzata nell’area era dedicata all’agricoltura biologica.
Quando si parla di bestiame biologico (mandrie allevate secondo gli standard biologici), i dati del 2018 mostrano che degli 87,4 milioni di bovini dell’UE, più di 4,6 milioni erano biologici. La Grecia ha la quota più alta di questo tipo di bestiame, stimata a circa ¼ della popolazione bovina viva. Lo Stato membro con la quota più alta di vacche da latte biologiche sul totale del bestiame è l’Austria, con una percentuale superiore al 20%.
Vendite al mercato e al dettaglio
La crescita prevista nel mercato del biologico, legata al Green New Deal europeo, fa seguito al recente aumento dell’interesse dei consumatori per i prodotti biologici. Nel 2017 il mercato mondiale degli alimenti e delle bevande biologiche è stato stimato in oltre 92 miliardi di euro. Il principale consumatore sono stati gli Stati Uniti, con una quota del 47% del mercato, mentre la quota dell’UE è stata del 37%. Nel 2017 il mercato dell’UE aveva un valore di 34,3 miliardi di euro. È stata notata una crescita significativa, poiché solo confrontando il 2016 e il 2017, il mercato europeo delle bevande e degli alimenti biologici è cresciuto dell’11%. Lo Stato membro che detiene la quota più significativa del mercato è la Germania, con oltre 10 miliardi di euro (5,1% di prodotti biologici sul totale delle vendite al dettaglio).
Caseificio biologico
L’UE-15 condivide una parte significativa della produzione lattiero-casearia biologica complessiva dell’Unione Europea. In totale, nel 2017, l’area biologica dell’UE rappresentava il 18% dell’area biologica globale. Nel periodo 2012-2017, la dimensione annuale delle mandrie da latte biologiche è aumentata di circa il 5,7%, mentre la produzione annuale di latte è aumentata di circa il 6,3%. Austria, Francia e Germania detengono il 51% delle vacche da latte biologiche nell’UE. La Germania rimane il principale produttore di latte biologico e di prodotti a base di latte. Solo nel 2017, il Paese ha prodotto 300 mila tonnellate di latte alimentare, circa 100 mila tonnellate di burro e circa 150 mila tonnellate di formaggio – tutti prodotti da latte biologico.
La Germania rimane leader nel settore, ma altri Paesi beneficeranno del programma europeo di potenziamento dell’industria. In generale, secondo le stime, il mercato europeo dei prodotti lattiero-caseari e delle bevande è destinato a registrare, entro il 2028, un CAGR (Compound Annual Growth Rate) dell’11,15%.
Profittabilità
La questione della redditività deve essere messa in discussione quando si tratta di grandi transizioni nel settore. Come indica un recente rapporto del think tank governativo francese France Stratégie, le aziende agricole biologiche hanno un buon rendimento sia dal punto di vista ecologico che economico. Le pratiche che implicano la diversificazione delle colture, le colture di copertura e la piantumazione di siepi sono denominate agroecologiche, e vengono utilizzate in modo eccessivo nell’agricoltura biologica. Le tecniche ispirate alla natura possono sembrare meno redditizie su una base di mercato moderna, ma come dimostra uno studio citato non è necessariamente vero. Il modello costruito da France Stratégie suggerisce che un’azienda agricola che passa dall’agricoltura convenzionale a quella biologica vedrebbe il suo margine di profitto diretto, esclusi gli aiuti pubblici, aumentare in media del 25% dopo la transizione.
La transizione all’agricoltura biologica può sembrare un cambiamento radicale, ma studi e dati dimostrano che si tratta di una tendenza stimolante, su cui vale la pena investire.
