- Gli acquirenti asiatici cercano alternative ai fertilizzanti cinesi a causa dei severi controlli sulle esportazioni.
- Di fronte alle politiche di esportazione irregolari della Cina, Paesi come l’India e la Corea del Sud si stanno rifornendo di fertilizzanti dalla Russia, dall’Oman e dagli Emirati Arabi Uniti.
- Nonostante l’aumento previsto a 4 milioni di tonnellate, le esportazioni di urea della Cina rimangono incerte a causa di una quota di 944.000 tonnellate per le principali aziende commerciali nel 2024.
I mercati asiatici si allontanano dai fertilizzanti cinesi a causa dei limiti alle esportazioni
Gli acquirenti asiatici di fertilizzanti sono sempre più alla ricerca di alternative alle forniture cinesi, poiché si preoccupano dell’affidabilità del maggiore esportatore mondiale. La Cina, uno dei principali fornitori di fosfato e urea, ha introdotto quote di esportazione e severi requisiti di controllo dal 2021 per stabilizzare i prezzi interni. Questo ha portato ad un calo significativo delle esportazioni di urea, che sono scese del 24% a 2,8 milioni di tonnellate nel 2022. Anche le esportazioni di fosfati sono diminuite dopo un aumento iniziale all’inizio dell’anno, contribuendo alla carenza di offerta globale e all’aumento dei prezzi.
Si prevede che il crescente controllo del governo cinese sulle esportazioni renderà il Paese un fornitore ancora meno affidabile nel 2024. Secondo Josh Linville di StoneX Group Inc, le dinamiche del mercato sono ora oscurate dalle politiche imprevedibili del governo centrale cinese, che costringono gli acquirenti a diversificare.
L’impatto si vede negli aumenti dei prezzi, con i prezzi statunitensi del fosfato diammonico (DAP) aumentati del 26% da metà luglio a 617,30 dollari per tonnellata. Nonostante queste sfide, i principali importatori di fertilizzanti come l’India si stanno adattando rivolgendosi a fonti alternative come la Russia, l’Oman e gli Emirati Arabi Uniti.
Mercato in uno stato di incertezza
Gli acquirenti malesi e sudcoreani si approvvigionano sempre più spesso di fertilizzanti da Paesi diversi dalla Cina, a causa delle restrizioni alle esportazioni. Teo Tee Seng, direttore di Behn Meyer Agricare a Kuala Lumpur, nota uno spostamento verso le forniture di fosfati vietnamiti ed egiziani. Le restrizioni all’esportazione della Cina hanno portato all’incertezza del mercato globale, colpendo in particolare le vendite di fosfato di ammonio (DAP) e di fosfato monoammonico (MAP). I dati recenti mostrano un calo significativo di queste esportazioni dalla Cina, con le esportazioni di DAP in calo del 12,5% e quelle di MAP del 10% rispetto all’anno precedente.
Sebbene si preveda che le esportazioni di urea della Cina aumentino leggermente fino a circa 4 milioni di tonnellate l’anno prossimo, gli analisti prevedono una continua carenza di forniture nella prima metà dell’anno. Il Governo cinese ha fissato un limite di esportazione provvisorio di 944.000 tonnellate per 15 grandi aziende commerciali di fertilizzanti per il 2024 e potrebbe imporre ulteriori quote. La Commissione nazionale cinese per lo sviluppo e la riforma non ha commentato queste assegnazioni di quote.